Maurizio Sarri ha firmato due contratti con la Lazio, uno prima e uno dopo il blocco mercato. Ecco il retroscena e i motivi della scelta.
Il ritorno di Maurizio Sarri sulla panchina della Lazio si è rivelato più complesso del previsto. Dopo una stagione in chiaroscuro, il club biancoceleste si ritrova al dodicesimo posto in classifica, con soli due successi all’attivo. A pesare non sono solo le difficoltà tecniche, ma soprattutto le dinamiche legate al blocco del mercato estivo che ha impedito alla società di rafforzare l’organico. Ed è proprio in questo contesto che emerge un retroscena destinato a far discutere: Sarri ha firmato due contratti differenti nel giro di pochi mesi.

Un primo contratto pre-blocco e poi il cambio di rotta
Nel mese di giugno, Sarri ha siglato un primo accordo con la Lazio: si trattava di un biennale con opzione per il 2028 e un ingaggio fissato a 2,5 milioni di euro. Tuttavia, come riportato da fonti autorevoli tra cui SportMediaset e Tuttomercatoweb, il tecnico non era stato informato delle limitazioni imposte dalla FIGC, che di lì a poco avrebbero bloccato ogni operazione in entrata. Scoppiato il caso, il club ha scelto di proporre un nuovo contratto: un triennale secco, alle stesse condizioni economiche, per garantire maggiore stabilità all’allenatore e rassicurarlo dopo il mancato rafforzamento della rosa.
Futuro incerto e tensioni interne
Nonostante il rinnovo, la situazione resta tutt’altro che serena. I rapporti tra Sarri, il direttore sportivo Fabiani e il presidente Lotito sembrano tesi. In vista del mercato di gennaio, regna l’incertezza: la Lazio potrebbe essere costretta a vendere per ogni nuovo acquisto, mantenendo l’equilibrio tra uscite ed entrate. Come sottolineato dal Corriere dello Sport, il club deve rientrare nei parametri UEFA: entro il 2026, il rapporto tra costi e ricavi dovrà essere del 70%.
Il nome più caldo in ottica mercato è Lorenzo Insigne, già allenato da Sarri a Napoli e oggi possibile rinforzo a parametro zero. Ma resta il nodo cruciale: chi deciderà i prossimi acquisti? Senza chiarezza, Sarri potrebbe decidere di lasciare a fine stagione. La sua permanenza, oggi più che mai, dipende da garanzie tecniche e da una strategia condivisa per rilanciare il progetto biancoceleste.